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mercoledì 7 gennaio 2015

Incontro del 05/01/2015.. Dammi da bere

da Movimento Giovani Focolari // Non ci sono commenti

Le festività natalizie ormai volgono al termine e, cosi, sono ripresi gli incontri domenicali. 
Nonostante ognuno di noi è prossimo al ritorno al proprio lavoro (o sui libri), non dobbiamo dimenticare il fatto che la festa non finisce dopo l'Epifania.
Se prendessimo in considerazione la parola "festa", potremmo definirla come la Condivisione di una serie di momenti di pace e di armonia con gli altri.
Ecco che il verbo Condividere ritorna! 
La sua presenza nelle nostre vite crea le condizioni per il raggiungimento della Gioia vera e piena.
La Parola di Vita che abbiamo commentato durante questo incontro è un famoso brano del Vangelo che racconta l'Incontro di Gesù con la Samaritana.
Tutti noi conosciamo bene o male questo passo, ma quale insegnamento Gesù vuole darci davvero? Egli mediante una semplice richiesta "Dammi da bere.." ha mostrato come anche con una cosa che può sembrarci banale si possono davvero realizzare grandi cose. E' davvero straordinario come una cosa così piccola, come Condivisione di acqua, possa dirci così tanto!
Da una prima lettura potremmo dire che Dio non ci giudica per ciò che facciamo e che Egli è sempre pronto a chiederci "da bere"; ma non è l'unica cosa che vuole dirci.
Egli ci esorta a "rompere gli schemi" e le vecchie "usanze" ed a creare qualcosa di unico e meraviglioso: un "ponte" che colleghi popoli , culture e mentalità diverse.
La donna al quale Gesù chiese da bere era una perfetta sconosciuta, samaritana, che era stata con diversi uomini (quindi peccatrice). Un uomo della sua epoca l'avrebbe evitata ed emarginata, così come facevano persino le altre donne; ma Egli pur conoscendo i peccati commessi e il cuore della persona che Gli stava di fronte, non ha esitato a rivolgerle la parola, facendole una semplicissima richiesta. 
L'atteggiamento della Samaritana non è subito positivo. Ella è titubante e dubbiosa. Perché un perfetto sconosciuto, giudeo e per di più il Messia le chiede da bere? 
Non è preparata ad una richiesta simile, a causa dei vecchi "schemi" generati dalle differenze palesi che esistono tra lei e Gesù, ma dopo aver parlato con Lui, la donna molla tutto ciò che ha di più prezioso (la sua brocca), e corre in paese a parlare con gli altri dell'accaduto. Il suo cuore si era liberato delle vecchie catene che lo imprigionavano, grazie all'acqua Viva donatale dal Messia. 
Ecco quale dev'essere il nostro comportamento nella vita di tutti i giorni. 
Nella semplicità dei suoi gesti Gesù ci sprona a superare le nostre differenze culturali, di pensiero, etniche e perfino religiose, e ad aprire il dialogo cercando le cose che ci uniscono, e non quelle che ci dividono. 
L'applicazione di questo insegnamento però non deve "funzionare" solo con le persone di diversa etnia, ma, invece, è da inserire anche nel nostro "piccolo" e nella quotidianità. 
Ci esorta aprirci anche con le persone che magari hanno atteggiamenti negativi nei nostri confronti, che possono essere familiari, colleghi, datori di lavoro, professori, studenti e a volte persino amici, e non solo! ma anche sforzarci di perseverare.
Se tutti noi abbandonassimo le nostre "corazze" potremmo scoprire il vero valore della Condivisione, e potremmo portare la vera gioia nelle nostre vite, e far si che Natale sia davvero tutti i giorni!

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